La sfida per combattere le malattie rare diventa globale con la Carta mondiale proposta durante la conferenza internazionale su malattie rare e farmaci orfani (Icord) che si è svolta nelle sede dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) a Roma.
L'iniziativa, che riunisce rappresentati di istituzioni, associazioni e centri di ricerca di tutto il mondo, ha dato il via alla settimana delle malattie rare finita il 28 febbraio con la giornata mondiale. La Carta, sostenuta anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, non è l'unica novità sulle malattie rare emersa dall'incontro: per la prima volta la Commissione Europea Europea offrirà incentivi alle industrie farmaceutiche per i test clinici sui farmaci orfani e sarà rinnovato l'accordo fra Stati Uniti e Italia per la collaborazione su malattie rare, farmaci orfani e Aids. Le malattie rare sono chiamate così perchè colpiscono circa cinque persone ogni 10.000 che sommate fanno milioni di pazienti (29 in Europa, due in Italia) che per essere aiutati ''hanno bisogno di alleanze'' osserva il presidente dell'Iss, Enrico Garaci.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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