Antonio, Francesco, Vincenzo, Luisa. Insieme. In barca a vela per vincere disagio e paura. Per mirare alla riabilitazione. E per ricostruire il futuro. Ci è riuscito - anche se il percorso è ancora lungo - il gruppo di operatori ed utenti dei servizi di Salute mentale della Napoli 1 che ha partecipato domenica scorsa alla Velalonga, l'annuale regata che si tiene ogni anno nel golfo di Napoli.
Ce l'ha fatta, piazzandosi in buona posizione e ad appena un anno dall'avvio del progetto terapeutico riabilitativo "Velatamente" nato dalla collaborazione della Asl con la Lega Navale presieduta da Rosaria Rosini. E, come spiegano Riccardo Mancusi e Marco Tosello, i due psichiatri del Gesù e Maria che sin dall' inizio hanno creduto, facendosene portavoci, nell'iniziativa, non si è trattato di «portare dei matti in barca come nel film "Qualcuno volò sul nido del cuculo", ma di offrire a chi ha avuto o ha un problema l'opportunità di evidenziare la propria abilità a cimentarsi in nuove competenze».A gruppi di quattro-cinque, oltre agli istruttori: così è partito il corso di vela su barche messe a disposizione da vari armatori sensibilizzati a partecipare attivamente al progetto.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti