I medici e gli odontoiatri iscritti alle scuole di formazione specialistica possono tirare un sospiro di sollievo: almeno per ora (ma – è lecito ritenere – anche in futuro) il tanto temuto salasso contributivo ai loro danni non si farà.
Come si ricorderà, l’Inps con una contestatissima circolare (la n. 88 del 1° ottobre 2008), recependo le indicazioni contenute in una nota del Ministero del Lavoro, aveva stabilito che gli specializzandi, iscritti obbligatoriamente alla Gestione Separata dell’Inps, non dovessero più versare l’aliquota ridotta (come avviene per tutti gli iscritti ad un’altra gestione obbligatoria, che nel loro caso è il Fondo Generale dell’Enpam), bensì l’aliquota intera, con recupero di tutti gli arretrati nel giro di un trimestre.
Dal momento che gli emolumenti del contratto di formazione specialistica sono onnicomprensivi, gli interessati, oltre a contestare la valenza assicurativa di un prelievo che tra l’altro è impossibile ricongiungere ad altre forme assicurative e che comunque è destinato a cessare appena conclusa la specializzazione, hanno temuto di restare per alcuni mesi pressoché senza stipendio, fatto gravissimo specie per i fuori sede.
Di qui una serie di iniziative di protesta, intraprese congiuntamente con l’Enpam (che da sempre rivendica la loro contribuzione) e con la Federazione degli Ordini.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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