Uno studio che ha coinvolto anche medici italiani mostra che gli errori in terapia intensiva siano frequenti, spesso si tratta di sbagli relativi alla somministrazione di farmaci, errori sul farmaco, sulla dose, sul tempo di somministrazione, oppure dimenticanze nella somministrazione.
La ricerca è stata pubblicata sul British Medical Journal (BMJ) da un team di ricercatori austriaci diretti da Andreas Valentin dell'Università di Vienna con la partecipazione di Maurizia Capuzzo del dipartimento di Anestesia e Terapia Intensiva dell'Università di Ferrara. Lo studio è stato condotto su 1328 pazienti adulti di 27 paesi in 113 unità di terapia intensiva. Sono stati riscontrati 861 errori a carico di 441 pazienti, ovvero 74,5 eventi per 100 pazienti/giorni, si legge sull'articolo del BMJ; i tre quarti degli errori sono stati classificati come errori di omissione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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