Computerizzata, la nuova apparecchiatura per l'anestesia può seguire interventi anche di 14 ore.
Un sistema automatico capace di somministrare l'anestesia e di monitorarla durante tutte le fasi di un intervento chirurgico è in sperimentazione in Francia. Sviluppato dai medici dell'Ospedale Foch di Parigi, che è anche capofila della sua prova sul campo, il macchinario punta ad agevolare il lavoro dei chirurghi, controllando l'anestesia e intervenendo al momento opportuno se occorre somministrare altri farmaci.
«Finora il robot è stato impiegato in oltre 500 interventi ed è andato tutto bene — spiegano Ngai Lui e Tierry Chazot, anestesisti dell'ospedale parigino — . Ha mostrato di funzionare ottimamente anche in operazioni lunghe e complesse, come quelle sul cuore o il trapianto del polmone». Il robot anestesista, infatti, può seguire interventi che durano anche 14 ore.
«Il sistema unisce due macchinari già utilizzati in chirurgia e diffusi anche nel nostro Paese — spiega Antonio Braschi, direttore dell'Unità di anestesia e rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia — . Il primo permette di monitorare, durante l'intervento, lo stato di coscienza del paziente, integrando i dati dell'elettroencefalogramma (che rileva le onde cerebrali) con quelli dell'elettromiogramma (che tiene sotto controllo l'attività dei muscoli). Il secondo invece somministra l'anestesia attraverso siringhe azionate direttamente da un computer, cui sono stati precedentemente forniti i parametri chiave per determinare il dosaggio, ad esempio il peso corporeo e l'altezza».
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