Un medico sommerso dalle pratiche burocratiche e con poco tempo da dedicare agli ammalati. E' questa l'immagine del medico pubblico lombardo che emerge dall'indagine condotta dall'istituto ricerche Swg, per conto del sindacato Cisl medici della Lombardia. Lo studio, presentato a Sesto San Giovanni in occasione del II Congresso regionale dell'organizzazione, evidenzia in particolare il disagio dei camici bianchi per la funzione amministrativa attribuita ai medici.
Più della metà dei medici dichiara infatti che la nuova funzione manageriale ha avuto ripercussioni negative sulla propria attività clinica. E ancora: il 34% dei medici non si sente adeguato ad essere manager e il 10% di questi afferma di non sentirsi "per nulla idoneo".
La nuova funzione amministrativa, oltre a produrre, secondo i risultati dell'indagine, "un senso di svilimento della professione medica", sembra allungare i tempi di entrambi i percorsi - medico e 'manageriale' - aumentando il carico lavorativo. L'indagine ha riguardato 400 medici della sanità pubblica, dipendenti di ospedali e Asl della Lombardia.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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