Camici bianchi liberi professionisti tutelati indipendentemente dal reddito. Al via la riforma infortuni- malattie, intervento pari all'80% reddito
Da oggi, in caso di inabilità temporanea, Enpam garantirà un indennizzo a tutti i medici e odontoiatri liberi professionisti. Chi sarà costretto ad assentarsi dallo studio a causa di un infortunio o di una malattia di lunga durata potrà contare su un’indennità pari all’80 per cento del reddito dichiarato ai fini della Quota B. Potrà fare domanda anche chi ha un fatturato alto: l’unico limite sarà sull’importo massimo dell’aiuto che si riceverà dall’Enpam (circa 5mila euro al mese, o più precisamente 167,11 euro al giorno).
"Sono sempre stato convinto che la previdenza non debba interessarsi soltanto del periodo post-lavorativo, ma debba essere anche pro-lavorativa - dice Alberto Oliveti, presidente di Fondazione Enpam - In questo senso al medico, come all’odontoiatra, dobbiamo offrire un welfare che gli dia tranquillità durante la vita professionale".
La riforma dell’inabilità temporanea rientra tra gli obiettivi del Consiglio di amministrazione Enpam che, per il mandato 2015-2020 si è prefisso di tutelare i professionisti mettendo a punto un welfare di categoria per facilitare la vita lavorativa. L'attuazione della misura arriva dopo il via libera dei ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) alla delibera del Cda della Fondazione.
"Siamo molto soddisfatti perché allarghiamo il sostegno in un ambito dove c'era particolare bisogno - ha detto Giampiero Malagnino, vicepresidente di Enpam -. Veniamo infatti incontro alle difficoltà dei liberi professionisti che non hanno tutele di alcun tipo in caso di infortuni o di malattie di lungo periodo. E' stata una bella battaglia che anche i ministeri hanno ritenuto giusta".
Rispetto a prima, quando l'assistenza era riservata solo a chi aveva un reddito al di sotto di limiti stringenti, oggi l’importo del sussidio massimo è più che raddoppiato (167 euro invece di 80 euro al giorno) e i tempi di carenza si sono dimezzati: si potrà ottenere la tutela a partire dal 31° giorno di malattia o infortunio anziché dal 61° come in passato.
I REQUISITI
Il diritto alla tutela scatta dopo aver versato la Quota B per almeno tre anni. Girata quella boa l’aiuto riguarderà tutti: sia i liberi professionisti puri, sia i medici e gli odontoiatri che svolgono la libera professione affiancandola all’attività in convenzione o al lavoro dipendente. Chi sceglie di pagare i contributi previdenziali di Quota B con l’aliquota piena, avrà tutele piene. Chi opta per l’aliquota ridotta, riceverà un sussidio calcolato in proporzione a quanto versato.
L’assegno accompagnerà il libero professionista anche nelle situazioni gravi, dato che è previsto che possa durare fino a 24 mesi. Nel malaugurato caso in cui l’inabilità dovesse trasformarsi da temporanea a permanente, dal sussidio si potrà passare alla pensione di invalidità. Per questa, all’Enpam non è previsto alcun requisito minimo di anzianità. L’Enpam anzi integrerà l’anzianità contributiva del suo iscritto aggiungendogli fino a un massimo di 10 anni.
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Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
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L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
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