Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Influenza suina, è allarme nel mondo

Medicina Generale Redazione DottNet | 27/04/2009 10:27

Un virus mai visto finora e che si trasmette da uomo a uomo. Un nome non ce l'ha ancora, ma il suo identikit sta diventando sempre più chiaro di ora in ora, nei laboratori che lo stanno studiando in tutto il mondo. Il nuovo virus, del tipo A/H5N1, è un singolare puzzle che unisce insieme frammenti di virus di due tipi di influenza dei suini (nordamericana ed eurasiatica), della molto più nota aviaria e della familiare influenza umana.

 E' avvenuto cioè il riassortimento del quale si parlava e che si temeva dal 1997, quando i primi casi della cosiddetta ''influenza dei polli'' fecero la loro comparsa a Hong Kong. Allora si cominciò a parlare del probabile arrivo di una nuova pandemia, dopo la Spagnola del 1918, l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968. Virologi di tutto il mondo ne hanno sempre dato per scontato l'arrivo, rilevando che sarebbe stata una questione di tempo. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato stasera in una nota che i focolai di influenza da suini in Messico e negli Stati Uniti costituiscono ''un'emergenza di sanità pubblica di rilievo internazionale''. ''La situazione è seria e deve essere seguita con grande attenzione'', aveva detto il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, dopo aver consultato un gruppo di 15 esperti internazionali. Secondo il direttore, il nuovo virus ha un potenziale pandemico, ma non si sa ancora, ha rilevato, se può causare una pandemia. La prudenza è d'obbligo in attesa di conoscere in modo preciso le caratteristiche del virus e l'evolversi della situazione. Per le autorità sanitarie americane, invece, la propagazione del nuovo tipo di influenza, che ha ucciso decine di persone in Messico e ne ha contagiate almeno dieci negli Usa, non può essere contenuta. ''E' chiaro che è diffusa e che non possiamo contenere la diffusione del virus'', ha detto Anne Schuchat, che dirige ad interim i programmi di scienza e sanità pubblica dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Il nuovo virus si trasmette più facilmente e rapidamente rispetto a quello dell'aviaria, ma di sicuro, affermano gli esperti, non ci sono rischi legati al consumo di carne suina. In contatto con gli esperti internazionali sta lavorando anche il ministero italiano del Welfare, ha detto il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio.

Sono state allertate la rete di controllo Influnet del ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio, mentre è ancora in fase di valutazione l'opportunità di controlli alle frontiere. Secondo le prime valutazioni, il nuovo virus si trasmetterebbe in modo simile a quello dei virus dell'influenza stagionale e questo perchè, secondo il microbiologo Michele La Placa, dell'università di Bologna, è probabile che nel riassortimento il virus abbia affinato le armi che gli permettono di ancorarsi alle cellule. Le armi si chiamano emoagglutinina (indicata con la lettera H) e neuroaminidasi (N) e, immaginando il virus come il riccio di una castagna, sono gli aculei molecolari per agganciarsi alle cellule. Normalmente i virus umani sono sensibili solo alle cellule dell'apparato respiratorio, spiega l'esperto, ma questo virus potrebbe essere in grado di legarsi a più tipi di cellule. Capacità che molto probabilmente il nuovo virus avrebbe acquisito in quel vero e proprio crogiuolo che è il maiale, dove sono riusciti a fondersi ben quattro virus provenienti da tre specie diverse. Nel frattempo si sta già lavorando al vaccino, sulla base delle prime informazioni genetiche e biochimiche sul nuovo virus. Per il direttore del Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena, che da oltre dieci anni studia il vaccino anti-pandemia, la speranza è che i primi milioni di dosi potrebbero essere pronti in meno di sei mesi.
Intanto resta alta l'allerta in Italia sul fronte dell'influenza da suini.
Al momento ''non sono stati segnalati casi nel nostro Paese'', spiega il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, spiegando che è già operativo presso il ministero del Welfare un'unità di crisi composta da quattro-cinque esperti. Gli specialisti, in queste ore, sono in stretto contatto con le autorità internazionale per monitorare l'evoluzione del fenomeno influenzale.
PREPARATI DA ANNI - ''Ci stiamo preparando da anni, fin dai tempi dell'aviaria, ad affrontare un'eventuale pandemia di influenza - puntualizza Fazio -. Al momento non ci sono in Italia nè pericoli nè rischi: abbiamo continui contatti con i Paesi europei per mettere a punto possibili strategie contro una possibile pandemia. Al momento non si è ravvisata la necessità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere''.
RIUNIONE PER VACCINO - Nei prossimi giorni il sottosegretario Fazio effettuerà una riunione tecnica per affrontare il problema della vaccinazione. ''Stiamo valutando - ha detto Fazio - le iniziative da prendere nel caso in cui si rendesse obbligatoria la vaccinazione''. In caso di pandemia, ha precisato, la vaccinazione scatterebbe comunque nelle ultime due (cinque e sei) delle sei fasi di allerta fissate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
UN CASO SOSPETTO MA RIENTRATO A ROMA - Per qualche ora, comunque, anche in Italia si e' temuto l'arrivo dell'influenza che sta mietendo vittime in Messico e in alcune zone degli Stati Uniti. Un paziente, proveniente dal Messico, ieri si e' presentato all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma perchè accusava sintomi simili all'influenza anche se le sue condizioni non erano gravi. L'uomo è stato sottoposto a test specifici che hanno dato esito negativo escludendo il contagio dall'influenza da suini.
PAURA TRA PASSEGGERI - Timori, preoccupazione e molte rinunce dell'ultima ora all'aeroporto di Fiumicino tra i passeggeri in partenza per il Messico per il timore di contrarre l'influenza. Tra i viaggiatori prenotati oggi sull'unico volo charter diretto a Cancun, per lo più turisti italiani ma anche qualche messicano di ritorno dalle vacanze in Italia, c'è stato chi ha persino deciso di rinunciare alla luna di miele.
DISTRIBUITO MATERIALE INFORMATIVO - Sono stati inviati agli Uffici di sanità marittima e frontaliera i volantini approntati dal Ministero con i consigli per i viaggiatori in partenza o in arrivo dalle zone colpite dall'influenza. Nell'opuscolo destinato ai viaggiatori in partenza viene ricordato che ''l'influenza non viene trasmessa attraverso il cibo'' e si sottolinea ''come non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne cotta''. Per i viaggiatori giunti in Italia viene richiesto di tenere sotto controllo, nel caso si ritenga di essere stato esposto a contatti con suini e con persone colpite da influenza, lo stato di salute per almeno 10 giorni. Nei prossimi giorni verrà attivato anche un numero verde.
MONITORAGGIO ANIMALI - Gli uffici veterinari del Ministero stanno ''monitorando l'evolversi della situazione''. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini ha sottolineato che gli animali all'origine dell'influenza suina ''al momento rappresentano un rischio trascurabile per il nostro Paese sia perché l'Italia non importa suini vivi da quelle zone, sia perchè i casi influenzali umani nord americani rappresentano fenomeni di contagio interumano''.

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa