Ancora poco tecnologici i camici bianchi italiani: tra i medici di famiglia e i pediatri di base, oltre 55 mila in Italia, solo 2 su 5 (il 40 per cento) usano internet in ambulatorio.
Emerge dall’Ufficio studi del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie. Un limite importante visto che è sulla loro rete che si fonda la concreta modernizzazione del sistema: dalla ricetta elettronica alla trasmissione dei dati dei pazienti alle Asl e nelle farmacie, dalle cure a domicilio con la telemedicina alla cartella clinica digitale. L’utilizzo del computer come database medico è diffuso ma le potenzialità del mezzo elettronico rimangono ancora largamente inesplorate. In Italia come in Europa, come ha dimostrato un sondaggio della Commissione europea sui servizi elettronici di assistenza sanitaria nel nostro continente. L’87 per cento dei medici generici europei usa il computer, il 48 per cento dispone di una connessione a banda larga e il 69 per cento ha accesso ad un collegamento internet.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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