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L'importanza della rete per i medici: Dai certificati agli scambi di opinione, i professionisti devono puntare su internet

Medicina Generale Redazione DottNet | 03/05/2009 11:14

Ancora poco tecnologici i camici bianchi italiani: tra i medici di famiglia e i pediatri di base, oltre 55 mila in Italia, solo 2 su 5 (il 40 per cento) usano internet in ambulatorio.

 Emerge dall’Ufficio studi del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie. Un limite importante visto che è sulla loro rete che si fonda la concreta modernizzazione del sistema: dalla ricetta elettronica alla trasmissione dei dati dei pazienti alle Asl e nelle farmacie, dalle cure a domicilio con la telemedicina alla cartella clinica digitale. L’utilizzo del computer come database medico è diffuso ma le potenzialità del mezzo elettronico rimangono ancora largamente inesplorate. In Italia come in Europa, come ha dimostrato un sondaggio della Commissione europea sui servizi elettronici di assistenza sanitaria nel nostro continente. L’87 per cento dei medici generici europei usa il computer, il 48 per cento dispone di una connessione a banda larga e il 69 per cento ha accesso ad un collegamento internet.

Nonostante questo, la percentuale dei camici bianchi che scambia comunicazioni elettroniche con i pazienti è di appena il 4 per cento, le ricette elettroniche sono utilizzate solo dal 6 per cento di loro e appena il 10 per cento scambia elettronicamente dati con altri centri sanitari. Da una ricerca recentemente condotta negli Stati Uniti e riportata sul Bollettino di informazione sui farmaci, emerge che la rete viene utilizzata soprattutto come una “grande biblioteca” per la consultazione di articoli estrapolati dalle riviste, piuttosto che per consultare in modo sistematico le riviste specializzate, o per seguire corsi di aggiornamento a distanza.
Quali sono le ragioni per cui i medici continuano ad usare poco internet? Gli impegni di lavoro non lasciano molto spazio al medico e spesso l’eccesso di notizie in rete va di pari passo con la difficoltà di trovare informazioni realmente affidabili. Ma ci sono motivi altrettanto importanti per convincere i medici a usare le tecnologie messe a disposizione dalla rete: la necessità di confrontarsi con pazienti sempre più informati, le opportunità che offre il web di ottimizzare i tempi di lavoro, lo scambio di informazioni utili per diagnosi anche a migliaia di chilometri di distanza. Secondo gli esperti, le informazioni che i medici si scambiano sono principalmente i risultati delle analisi di laboratorio (40 per cento), i dati amministrativi per i rimborsi (15 per cento), le informazioni mediche verso le strutture di cura (10 per cento) e le prescrizioni farmaceutiche (6 per cento).

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