Voto complessivo 6,5 ma con molte critiche. Bocciata la capacità d'ascolto dei medici nei confronti delle donne, promossa la prevenzione e il rapporto del personale medico coi bambini. Radiografie, TAC e risonanze gli esami più richiesti. In generale meglio il Nord che il Sud.
Questo in sintesi è il giudizio delle donne italiane sul Servizio Sanitario (SSN). Giudizio che emerge da un'indagine presentata a Milano e svolta - su un campione rappresentativo della popolazione femminile italiana - dall' Osservatorio nazionale sulla salute della donna (ONDa) insieme con SCICOM e Philips. In particolare, le donne italiane lamentano la difficoltà a farsi ascoltare dai medici (67% dei casi), e ritengono gli ospedali in generale poco attenti alle loro esigenze (60%). Un altro neo: liste d'attesa da accorciare (71,6%). Qualche dato positivo invece sul fronte della prevenzione, dove nel complesso le donne si mostrano attente e le strutture sono impegnate attivamente: il 34% ha partecipato alle campagne di screening e le ha trovate utilissime nel 79,2% dei casi. Un giudizio abbastanza buono (53,9%) si evidenzia verso il personale medico dedicato al rapporto con i bambini.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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