Continua a salire il numero dei casi della nuova influenza A/H1N1, che secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha colpito oltre 11.000 persone, con 85 morti. C'è un nuovo caso sospetto oggi in Italia, dove il numero dei casi confermati e' salito ieri a dieci, mentre in pochi giorni i casi in Giappone sono saliti a 259.
Una situazione che ha portato oggi l'Oms a valutare una eventuale flessibilità dei criteri per dichiarare lo stato di pandemia di influenza, e quindi il passaggio del livello di allerta per l'influenza A/H1N1 dall'attuale fase cinque alla sei, ovvero l'allerta massima, quella della pandemia. Il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, ''sta considerando l'eventualità di considerare altri criteri, dopo le richiesta formulata da alcuni Paesi membri di non prendere in considerazione solo il fattore dell'estensione geografica'', ha spiegato oggi la portavoce dell'Oms Gaya Gamhewage. ''E' troppo presto - ha detto ancora la portavoce dell'Oms - per dire quali saranno i nuovi criteri e se ci saranno nuovi criteri. Dovrà esaminare la questione con le persone giuste'' Nei giorni scorsi Regno Unito e Giappone, seguiti da altri Paesi, avevano chiesto al direttore generale dell'Oms di dare prova di maggiore flessibilità nei criteri previsti per dichiarare una pandemia, prendendo in considerazione non solo la diffusione geografica del virus, ma anche la sua gravità: dichiarare la fase sei in presenza di un virus che non sembra essere aggressivo potrebbe diffondere un panico ingiustificato.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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