Ortopedia
Ortopedia
Canali Minisiti ECM

Un cavo di polietilene nuova cura anti-scoliosi

Ortopedia Redazione DottNet | 28/08/2020 17:36

Ha effetto tra i bambini che hanno flessibilità della colonna

Un nuovo trattamento può aiutare chi soffre di scoliosi, una delle deformità spinali più comuni anche tra i bambini. La cura chirurgica principale oggi è la Psf, la fusione spinale posteriore, per i pazienti che hanno curve superiori a 45 gradi. Ma tra gli svantaggi di questa procedura, che 'fonde' le vertebre curvate, ci sono la perdita della mobilità spinale, un dolore persistente e una malattia del disco del segmento adiacente. Una ricerca dell'Università del Missouri, pubblicata sul Journal of Bone and Joint Surgery, mostra i risultati di questa nuova tecnica, la Vbt, la Vertebral body tethering, che ha minori conseguenze a lungo termine per un gruppo di pazienti con una condizione di crescita residua e con la flessibilità della colonna vertebrale. Le viti vengono attaccate in modo minimamente invasivo alla vertebra toracica o lombare, nell'area curva della colonna.

Un cavo in polietilene le collega e la tensione raddrizza la colonna, correggendo così la scoliosi. "Se la colonna vertebrale del bambino ha più di 45 gradi di scoliosi e ha ancora un po' di crescita rimanente, la Vbt è un modo per correggere la scoliosi, preservare il movimento e modulare la crescita normale", ha detto Dan Hoernschemeyer, chirurgo ortopedico pediatrico che ha condotto l'analisi. Hoernschemeyer e il suo team hanno condotto un lavoro su 29 pazienti con un follow-up di 2-5 anni. I risultati di successo sono stati definiti in quelli che avevano una curva inferiore a 30 gradi nei pazienti che hanno raggiunto la maturità scheletrica e non avevano avuto un intervento di Psf.  La complicanza più comune che è stata notata, però, è stata la rottura del cavo: quattordici pazienti l'hanno avuta e la metà ha richiesto un intervento di revisione o una Psf.

fonte: Journal of Bone and Joint Surgery

Commenti

I Correlati

Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore

Ortopedia, tra luoghi comuni e false credenze

Ortopedia | Redazione DottNet | 29/02/2024 13:26

A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza

Pubblicato su Advanced Materials lo studio dell’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Politecnico di Milano

Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo

Ti potrebbero interessare

Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore

Ortopedia, tra luoghi comuni e false credenze

Ortopedia | Redazione DottNet | 29/02/2024 13:26

A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza

Pubblicato su Advanced Materials lo studio dell’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Politecnico di Milano

Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo