La possibilità che potrà durare fino al 31 dicembre 2022
Per far fronte alla carenza di medici si interviene con un nuovo “invito”, ai laureati in medicina e chirurgia abilitati, ad assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale. Una possibilità che potrà durare fino al 31 dicembre 2022. Stessa estensione temporale per la chance, rivolta a laureati in medicina e chirurgia abilitati, iscritti a un corso di formazione di medicina generale, di concorrere agli incarichi oggetto della convenzione con il servizio sanitario nazionale. Ma non solo, arriva una proroga di tre mesi, fino al 31 marzo 2022, per far tornare al lavoro i medici in pensione.
Si tratta dell'oncologa 33enne Martina Pagliuca. E’ dirigente medico presso l’Uoc di Senologia dell’Istituto dei tumori di Napoli, in forza nel team del prof Michelino De Laurentiis
Viene rimpiazzato solo il 57% delle carenze
Il nuovo orizzonte della tecnologia sanitaria è la diffusione dei Clinical Decision Support System (CDSS): software che aiutano il medico a scegliere, aumentando tempestività e appropriatezza dell’assistenza
A firmarla, gli Ordini nazionali dei medici di Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti