Vale solo per chi non ha la terza dose: arrivano agli studi tante richieste informazioni
La mail che il ministero della Salute sta inviando per ricordare la nuova durata del Green pass e la necessità di fare la terza dose del vaccino, viene ritenuta dai medici di famiglia «poco chiara». Solo in fondo, dice all'ANSA Silvestro Scotti, segretario nazionale delle Federazione dei medici di medicina generale «viene chiarito di 'non tenere conto dell'avvisò se si ha già il booster o si è avuto un Green pass di guarigione» e chiediamo «a chi si occupa di questi messaggi a tappeto di riservarli solo a chi deve fare la terza dose. E di scrivere in grassetto maiuscolo quest'ultima parte inserendola in cima al testo». La mail che avvisa sulla scadenza della certificazione verde Covid-19 dal primo febbraio 2022, riferisce Scotti l'hanno infatti ricevuta «numerosi pazienti che hanno già avuto il booster, e anche da me, e siamo sommersi di telefonate in cui i pazienti ci chiedono di chiarire il significato».
Conversano: ‘Attivare logica dell’investimento, notevole ritorno economico e sulla salute dei cittadini’
Si stima una perdita cumulata di 482 miliardi di euro. Una piena implementazione della PMA, come previsto dai LEA, potrebbe invertire il trend generando benefici fiscali fino a 263 miliardi di euro
Lo studio è promosso da Città di Lugano, IBSA Foundation per la ricerca scientifica e l’Istituto di Medicina di Famiglia dell’Università della Svizzera italiana (USI), in collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura
"Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto il primo passo"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti