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Maxi intervento a Pisa, ricostruita la colonna vertebrale

Ortopedia Redazione DottNet | 02/09/2025 11:59

Operazione necessaria dopo infezione post chirurgica

Dodici ore di intervento hanno salvato la vita a una paziente affetta da spondilodicite jatrogena sfociata in una gravissima infezione a seguito di un precedente intervento neurochirurgico di correzione sulla colonna vertebrale, effettuato fuori regione. Lo rende l'Azienda ospedaliero universitaria pisana (Aoup): l'operazione è stata effettuata all'ospedale Cisanello a Pisa con un'equipe multidisciplinare composta da neurochirurghi, chirurghi d'urgenza, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi, infettivologi e riabilitatori, oltre al personale infermieristico e tecnico.

 Si è proceduto con la rimozione delle protesi impiantate e la ricostruzione della colonna vertebrale.  Il quadro clinico della paziente, si spiega dall'Aoup, "era peggiorato dopo qualche mese da quell'intervento, con forti dolori dorso-lombari, difficoltà nel deambulare e mantenere la posizione eretta ma, soprattutto, febbre alta: le analisi hanno evidenziato una grave infezione alla colonna vertebrale con multipli focolai spondilodiscitici e una sorta di 'autodigestione' delle vertebre sede del precedente intervento".

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   Le diverse consulenze in giro per l'Italia non avrebbero individuato soluzioni: "L'unica strada praticabile era di rimuovere le protesi impiantate in modo da eliminare la sorgente infettiva e di ricostruire la colonna vertebrale. Un intervento ad altissima complessità che la paziente ha deciso di effettuare a Pisa in Aoup dove, finalmente, questa complicata e dolorosa storia si è conclusa con successo" . "L'èquipe multidisciplinare e multi professionale ha rimosso le vertebre infette, ricostruito la colonna 'digerita' con protesi in titanio e oggi la paziente, a distanza di qualche mese dall'operazione, ha ripreso una vita regolare, deambula in completa autonomia ed è totalmente autosufficiente".

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