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Nuova influenza, così colpirà in Italia

Medicina Generale Redazione DottNet | 28/06/2009 13:02

Finora le azioni volte a contenere la nuova influenza A/H1N1 hanno funzionato bene, ma a fine estate le cose potrebbero cambiare e la possibilità di limitare il numero dei casi dipenderà dalle misure di mitigazione che saranno adottate. ''Il contenimento - spiega il capo dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Giovanni Rezza - è servito a ritardare l'arrivo della nuova influenza in Europa come in Italia''. I casi nel mondo sono oltre 66.000, con 127 morti e al momento il Paese europeo più colpito è la Gran Bretagna, con circa 3.600 casi e una morte. Seguono a distanza la Spagna (oltre 540), Germania (oltre 330) e Francia (oltre 190). In Italia i casi confermati sono 117 e sono stati soprattutto casi di importazione. ''Le misure di contenimento - rileva - potranno avere successo fino a un certo punto perchè i casi della nuova influenza stanno aumentando in tutto il mondo e sono destinati ad aumentare anche in Italia''.
 

- DOPO L'ESTATE: in estate aumenterà molto probabilmente sia il numero di coloro che vanno all'estero per le vacanze, sia quello dei turisti, e insieme ai viaggiatori si sposterà anche il virus, come è accaduto finora. Perciò a fine stagione si attende ''un numero di casi di importazione abbastanza importante e magari qualche caso secondario'', rileva Rezza. Nuovi casi sono attesi anche fra settembre e ottobre, con la riapertura delle scuole e maggiori occasioni di frequentare luoghi di aggregazione.
- MISURE DI MITIGAZIONE: saranno necessarie per limitare il più possibile il numero dei casi.

Potranno consistere, per esempio, nella chiusura delle scuole in cui si sono verificati casi, nell'invito ad adottare misure di igiene personali (come lavarsi le mani spesso) e a non frequentare luoghi affollati.
- SCENARI: in Francia, secondo il quotidiano Le Figaro, si prevede che possa essere colpito fra il 25% e il 50% della popolazione. E' uno scenario che Rezza definisce ''il peggiore possibile e il più pessimistico'', considerando che i focolai finora avvenuti nel mondo hanno mostrato un tasso di contagiosità non superiore al 20%.

- MUTAZIONE VIRUS: potrebbe avvenire e generare un virus più aggressivo di quello attuale, ma potrebbe anche non verificarsi affatto, con il risultato di una pandemia molto mite, confrontabile ad un'influenza stagionale.
- VACCINO: per la direttrice dei Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc), Zsuzsanna Jakab, è verosimile che il vaccino non sarà disponibile per l'autunno, ma per l'inizio del 2010 e, comunque, le scorte saranno limitate. Rezza è più ottimista e ritiene che in autunno si potranno avere le prime scorte, tuttavia ''per la distribuzione più ampia ci vorrà più tempo, la macchina non potrà andare subito a regime''. E' chiaro fin da ora che, come prevede anche il Piano pandemico, non si vaccinerà l'intera popolazione: ''l'obiettivo sarà proteggere i più deboli e impedire al virus di diffondersi in alcune categorie nelle quali ci si aspetta possa circolare di più''.
 

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