Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Nuova influenza, oltre mille i morti. Primo contagio da madre a feto

Medicina Generale Silvio Campione | 28/07/2009 20:12

Sfondato il tetto dei 1.000 morti: il virus A/H1N1 della nuova influenza ha infatti ucciso finora nel mondo 1.012 persone, mentre il numero complessivo dei contagi è salito a 168.895. Un quadro in evoluzione al quale si aggiunge un nuovo elemento preoccupante: in Thailandia si è registrato un caso di contagio da madre a feto in utero, forse il primo caso del genere a livello mondiale.

Che il virus non accenni a rallentare la sua corsa è evidente, anche se gli esperti ribadiscono che non ci sono segnali che stia mutando o stia diventando più aggressivo, nonostante sia sicuramente un ''campanello d'allarme'' il probabile primo caso di contagio da madre a feto. E se, secondo un'indagine della Doxa, solo il 27% degli italiani (opinione condivisa da campioni di cittadini di altri 18 paesi) afferma di essere abbastanza o molto preoccupato per il rischio di un'epidemia da influenza A, sicuramente più preoccupate sono le autorità britanniche che, in caso di chiusura delle scuole per l'emergenza pandemia, stanno pensando a corsi di lezioni per gli studenti via tv. Intanto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha reso noto di essere in contatto con le autorità del Sud Africa per valutare le misure destinate a contrastare la diffusione del virus A/H1N1 in occasione dei mondiali di calcio in programma l'anno prossimo nel Paese africano.


- SFONDATO TETTO 1.000 MORTI: Sono 5.106 i casi di nuova influenza registrati nelle ultime 24 ore a livello mondiale. Secondo i dati forniti dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), i contagiati nel mondo, confermati da indagini di laboratorio, salgono a 168.895, mentre i morti sono 1.012.
- IN THAILANDIA CONTAGIO MADRE-FETO, FORSE E' PRIMO CASO: Le autorità sanitarie thailandesi hanno reso noto che un bambino è nato nel Paese contagiato dal virus A-H1N1 contratto mentre era ancora nell'utero della madre.
Il piccolo è nato prematuro: i medici hanno infatti deciso di sottoporre a taglio cesareo la madre di 24 anni, incinta di sette mesi e contagiata dal virus. Il neonato è in condizioni stabili mentre la donna è ancora ricoverata in gravi condizioni. Secondo l'epidemiologo Giovanni Rezza, capo Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), questo ''sembrerebbe il primo caso a livello mondiale, quanto meno identificato, di contagio da virus A/H1N1 da madre a feto ancora in utero attraverso la placenta''. Un caso, ha detto, che va considerato come ''campanello d'allarme per una maggiore attenzione'' per questa fascia di popolazione, ma che ''non indica comunque che il virus stia mutando o divenendo più aggressivo''.
- GB, LEZIONI IN TV SU BBC SE SCUOLE CHIUSE: La Bbc, secondo quanto riferito dal Times, potrebbe trasmettere corsi di lezioni a vantaggio degli studenti rimasti a casa se si dovesse decidere di rinviare la riapertura delle scuole e la ripresa dell'anno scolastico in seguito alla diffusione dell'influenza A nel Paese.

Commenti

Rispondi
Rispondi
Rispondi

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa