Da indagini statistiche si rileva che in Italia il cittadino è sempre più insoddisfatto del sistema sanitario. Gli si rimproverano: tempi lunghissimi per effettuare una visita specialistica o accertamenti strumentali; ticket spropositati; non concedibilità gratuita di alcuni farmaci; contributi previdenziali esagerati; errori medici sempre più frequenti ed altro ancora. Non si conoscono statistiche che, al contrario, riportino il pensiero dei medici sullo stesso argomento. Certamente oggi il medico di famiglia ha raggiunto il massimo della demotivazione. Chi abbia operato in questo settore per tanti anni, non può non avvertire l'enorme differenza tra il sistema antico e quello odierno. Si dice che la società è cambiata, che sono cambiati gli stili di vita, che i rapporti umani non sono più quelli di un tempo. Questo cambiamento, evidentemente in negativo, non poteva non infarcire tutto ciò che ci circonda e, quindi, anche la sanità, il rapporto medico-paziente, l'approccio alle malattie.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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