Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Medico responsabile di una struttura sanitaria condannato per aver mancato di accertarsi dell’effettiva esecuzione da parte del medico di guardia di indagini prescritte ad una paziente

Medicina Generale Mariano Paternoster | 01/09/2009 17:26

Una detenuta all’ingresso in carcere veniva sottoposta al test di Mantoux con esito negativo.
Nel corso della sua permanenza presso la casa circondariale presentava metrorragia da endometrite granulomatosa.
 

Il ginecologo suggeriva al medico di guardia una serie di approfondimenti diagnostici (ripetizione del test di Mantoux, radiografia del torace, esame dell’espettorato e visita infettivologica) che, tuttavia, venivano eseguiti soltanto in parte.
In seguito la p. decedeva per meningo-encefalite di origine tubercolare.
Venne, poi, accertato che una visita infettivologica tempestiva avrebbe consentito di avviare una terapia specifica con una prospettiva pressoché certa di guarigione.

La Sentenza (Cassazione Penale, Sezione IV, n. 1866 del 19 gennaio 2009)

La Cassazione ha precisato che sul responsabile della funzione sanitaria di una struttura grava senza dubbio un pregnante obbligo di garanzia.
In particolare gli elementi di giudizio disponibili nel caso di specie creavano una stretta se non esclusiva relazione tra l’endometrite e l’affezione tubercolare.
La mancata percezione di tale relazione da parte del responsabile della struttura, relazione che peraltro risultava riportata nella cartella clinica, e la conseguente mancata esecuzione di una visita infettivologica da parte del medico di guardia, configura colpa per imperizia e negligenza in un caso di agevole inquadramento, nel quale una tempestiva diagnosi ed un’altrettanto tempestiva terapia avrebbe con ragionevole certezza condotto alla guarigione.
La colpa è grave anche in relazione alla circostanza che la vittima era in stato di detenzione e poteva quindi contare, senza possibilità di scelta, solo sulle cure fornite dall’amministrazione penitenziaria, che avrebbero dovuto quindi essere improntate alla massima attenzione.
 

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa