Con tre giorni di sciopero annunciati per ottobre, una manifestazione nazionale a Roma e lo stop agli straordinari, che potrebbe far saltare oltre 100.000 interventi chirurgici al giorno, quello alle porte si preannuncia un Autunno caldo per la sanita' italiana. I medici del Servizio sanitario nazionale, infatti, nonostante la firma del contratto di categoria lo scorso luglio, hanno ancora tanto da rivendicare e fanno richieste precise al governo e al ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
Chiusa la 'partita' contrattuale, i sindacati medici restano sul piede di guerra perche', spiegano, ''non abbiamo sinora avuto risposte concrete su alcuno dei punti ancora aperti''. Ed anche la sanita' privata e' in fermento: uno sciopero nazionale e' previsto per il 18 settembre per protestare contro il mancato rinnovo contrattuale. Ma quali sono i fronti del contrasto? Ad essere respinta al mittente e', innanzitutto, la manovra economica varata: ''E' previsto un consistente taglio ai fondi per la sanita' pubblica - afferma il segretario nazionale della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza - che le Regioni stimano in circa 6,5 mld, e vi sono anche indicazioni per un taglio del personale e dei servizi da concordarsi con le Regioni entro il 31 ottobre.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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