L' ecocardiografo nello studio del medico di famiglia? ''E' ancora prematuro'', secondo Giancarlo Bellieni, presidente della Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare (Siec) che ha aperto martedì scorso a Milano il suo XIV Congresso nazionale.
Dovrà attendere dunque, secondo il parere di questi specialisti, che si accingono a editare nuove linee guida basate sulle possibilità diagnostiche di strumenti sempre più tecnologici e miniaturizzati, l'idea di estendere ai medici di base alcune funzioni oggi proprie del pronto soccorso e della medicina specialistica contribuendo a ridurre le liste d'attesa. Secondo Bellieni, c'è discussione nella categoria, su questo tema: ''Il problema - dice - sta nell'appropriatezza dell'utilizzo di questi apparecchi molto sofisticati. Se non sono utilizzati da specialisti competenti, che hanno ricevuto una adeguata formazione, il rischio grande è di confondere il percorso diagnostico''. La Siec ha comunque già previsto corsi di formazione in cardioecografia per specialisti come il neurologo o il diabetologo, ''ma con limiti di applicazione alle patologie che ognuno di questi specialisti tratta.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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