E' salito a tre il bilancio delle vittime in Italia a causa dell'influenza A: è infatti morta a Cesena una paziente di 57 anni ricoverata dal 31 agosto. Ed un uomo di 43 anni si trova da oggi in rianimazione a Trapani colpito dal virus. L'uomo non soffrirebbe di altre patologie. Intanto, la Procura della Repubblica di Messina ha emesso venti avvisi di garanzia - un atto dovuto, si precisa - nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Giovanna Russo, la donna di 46 anni affetta dal virus H1N1 deceduta sabato scorso nell'ospedale Papardo. E sempre a Messina, si è conclusa l'indagine degli ispettori inviati dal ministero del Welfare per chiarire le circostanze della morte della donna. Nonostante il nuovo decesso, il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio è tornato a rassicurare circa l'andamento della pandemia in Italia: la pandemia, ha detto dinanzi alla commissione Affari sociali della Camera nel corso di un'audizione, ''non desta particolare preoccupazione, siamo ottimisti e riteniamo che abbia un andamento mite''. Fazio ha anche sottolineato che i maggiori rischi sono per la popolazione più giovane, dal momento che il virus H1N1 ha finora colpito solo il 3% dei soggetti sopra i 65 anni.
- PAZIENTE CESENA E' TERZO DECESSO IN ITALIA: la paziente deceduta a Cesena era ricoverata dal 31 agosto dopo una grave sindrome respiratoria che ha determinato irreversibili complicanze. Era affetta da altre gravi patologie ed era, al momento del ricovero, residente in una comunità per disabili. Nel suo caso, come per l'uomo morto a Napoli il 4 settembre scorso (primo decesso in Italia), si tratta di soggetti che già presentavano gravi patologie antecedenti il contagio da virus H1N1. Nel caso, invece, della donna deceduta a Messina, si tratterebbe del primo caso in Italia di decesso causato dal solo virus H1N1, che ha innescato complicanze risultate poi fatali.
- A MESSINA 20 MEDICI INDAGATI: la Procura di Messina ha emesso 20 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Giovanna Russo. I provvedimenti sono un atto dovuto e gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei confronti di tutti i medici che hanno avuto, direttamente o indirettamente, in cura la paziente, ma anche di chi ha analizzato i tamponi faringei eseguiti sulla donna.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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