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Sbarca in Italia una nuova malattia sessualmente trasmissibile

Medicina Generale Redazione DottNet | 08/09/2008 14:50

Allarme a Milano: tredici casi di una nuova patologia infettiva sessualmente trasmissibile sono stati scoperti dall'Ospedale Maggiore. Per diagnosticarla è necessario eseguire particolari analisi di biologia molecolare che per il momento si possono effettuare solo ad Amsterdam.

C'è una nuova patologia infettiva emergente in Europa fra le malattie sessualmente trasmissibili: una nuova forma di 'linfogranuloma venereo'. Ne ha parlato oggi a Milano Marco Cusini, responsabile del Centro di Malattie a trasmissione sessuale dell'Ospedale Maggiore Policlinico, presentando la Conferenza Internazionale sulle Malattie sessualmente trasmesse e l'Hiv/Aids. ''La forma classica di questa malattia - ha detto Cusini - si vede solo nei Paesi tropicali; è causata da particolari tipi di Clamydia (L1, L2, L3) e porta a una elefantiasi degli organi genitali. Da pochi anni, precisamente dal 2004 quando è stata descritta ad Amsterdam, ne esiste una forma diversa in Europa, che comporta una infiammazione nell'area anale, una proctite, anche qui con grandi rigonfiamenti''.

Finora in Italia ci sono stati solo 13 casi a Milano, oltre a 3 segnalazioni a Firenze. Per diagnosticarla è necessario eseguire particolari analisi di biologia molecolare. Finora, il Centro milanese ha mandato i propri campioni ad Amsterdam. Ma d'ora in poi queste analisi potranno essere eseguite anche a Milano. ''Particolare non secondario - ha aggiunto Cusini - il fatto che dei 13 casi milanesi, 10 riguardavano persone omosessuali Hiv positive, a dimostrazione del fatto che anche coloro che sono consci di avere il virus dell'Hiv sono portati a usare meno misure preventive perche', sbagliando, dell'Aids oggi si ha meno paura''.

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