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Censis, quindici milioni d’italiani preferiscono internet al medico

Medicina Generale Silvio Campione | 26/09/2009 13:48

Quindici milioni di italiani invece di rivolgersi ad un medico, cercano informazioni riguardo ai propri disturbi navigando su Internet. E' quanto emerge dagli studi del Censis, presentati da Carla Collicelli al Festival della Salute di Viareggio.

 Dallo stesso studio emerge anche che italiani su dieci si rivolgono a un dottore anche quando accusano un malessere non grave (+0,5% rispetto al 1999). ''E' un chiaro segnale di immaturità nella scelta comunicativa'', ha detto durante il suo intervento la vice direttrice del Censis. Poco incoraggianti anche i dati riguardanti il settore assistenziale. In Italia, secondo le informazioni fornite dalla Federazione dei collegi degli infermieri, ci sarebbe un infermiere ogni 20 mila abitanti per un totale di 350 mila unità (il 70% di sesso femminile). ''Ne servirebbero almeno altri 50 mila'', ha spiegato Danilo Massai, dell'Ipavsi - Federazione dei collegi degli infermieri. Relativamente alta anche l'età media del personale infermieristico, che si aggira intorno ai 42 anni e altrettanto alta l'età media di accesso alla professione, che è stata calcolata intorno ai 33 anni.

Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva e portavoce del Tribunale dei diritti del malato ha invece puntualizzato la sempre maggiore necessità di umanizzare il malato. ''Il problema non è curare, ma prendersi cura del malato'' ha spiegato. E poi ha puntualizzato: ''su 100 segnalazioni, da parte dei pazienti, di sospetti errori, il 44% ha avuto esito negativo e non è riuscito a intraprendere un'azione legale. La maggior parte delle denunce riguarda le relazioni paziente-medico, i ritardi nelle diagnosi e nell'arrivo della documentazione clinica''.

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