L'aiuto tanto richiesto dalla famiglia di Eluana potrebbe arrivare dal Lazio dove un consigliere assicura la massima disponibilità ad aiutare la giovane a morire dopo sedici anni di coma.
Dopo il no della Regione Lombardia si fa avanti il Lazio che, attraverso le parole di un consigliere, assicura che in questa regione esistono strutture in grado di accogliere Eluana, in coma dal 1992, e dove è possibile sospendere l'alimentazione e l'idratazione artificiale che la tengono in vita. Strutture, quindi, che possano premettere al padre della donna, Beppino, di rendere esecutiva l'ordinanza dei giudici della Corte d'Appello civile di Milano che lo hanno autorizzato a interrompere il trattamento. Mentre il governatore Roberto Formigoni ribadisce che non esiste ''nessun obbligo di dare indicazioni sulla struttura dove sia aiutata a farla morire sospendendole l'alimentazione'', il consigliere del Pd Alessio D'Amato spiega, invece, come ''nel Lazio ci sono sicuramente strutture in grado di ospitare Eluana nel pieno rispetto delle sue volontà e della sensibilità dei suoi familiari''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti