Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Nuova influenza, vaccinazioni al via

Medicina Generale Redazione DottNet | 14/10/2009 18:08

Tutto è pronto - o quasi - per affrontare l'inverno e il picco della pandemia da Influenza A in Europa. Ora la palla passa ai cittadini europei che devono decidere se sottoporsi alla vaccinazione e più in particolare le categorie a rischio che devono essere ben informate, in primo luogo per evitare rischi alla loro salute, ma anche per mettere al riparo l'Europa da ulteriori rischi pandemici. E' quanto è emerso con forza dal consiglio straordinario dei ministri della sanità dell'Ue a Lussemburgo in cui i 27, insieme alla commissaria responsabile dei settore Androlla Vassiliou, hanno affinato la loro strategia per agire insieme al fine di eradicare la pandemia.
 

- MESSAGGI AL PUBBLICO - Devono essere chiari, non contradditori per instaurare un clima di fiducia e limitare al massimo le conseguenze socio-economiche negative.
- SOLIDARIETA' 27 - Si tratta di venire in aiuto ai paesi comunitari che non hanno ancora concluso contratti con le case farmaceutiche per ottenere i vaccini. Secondo fonti non ufficiali, si tratterebbe dei paesi Baltici, Bulgaria e Malta.
- COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - Si punta a rafforzare la cooperazione internazionale in particolare tramite l'Oms. I 27 sono pronti a venire in aiuto in particolare ai paesi in via di sviluppo utilizzando le scorte di vaccino a disposizione non utilizzate. L'Italia e la Francia hanno già annunciato la donazione del 10% delle loro scorte.
- VACCINI MONODOSE - attesa la presentazione di due nuovi farmaci all'Agenzia europea per i farmaci (Emea) e potrebbero già essere autorizzati la prossima settimana.
- PRODURRE PIU' VACCINI - L'Europa chiede di incoraggiare una produzione e un utilizzo più ampio dei vaccini contro l'influenza compreso il ricorso a nuove tecnologie innovative per aumentare la produzione mondiale di vaccini e favorire la capacità ad approvvigionarsi per i paesi in via di sviluppo.
- COOPERAZIONE MULTISETTORIALE - Si studieranno gli strumenti per limitare le ripercussioni socio-economiche della pandemia in particolare sulla produttività e la necessità di garantire la continuità nei servizi essenziali, dai trasporti alle comunicazioni alle fornitura di energia.


- PICCO PANDEMICO - In Italia è atteso tra fine dicembre e inizio gennaio in ritardo rispetto ad altri partner europei che attendono già la seconda ondata pandemia a febbraio. In Italia se si arriva all'estate poi se ne riparlerà il prossimo autunno.
- DISTRIBUZIONE IN ITALIA – E’ partita la distribuzione delle dosi di vaccino disponibili a tutte le regioni in proporzione alla loro popolazione. Sono le Regioni che dovranno decidere come vaccinare. In una circolare il viceministro Fazio raccomanda alle regioni di utilizzare il più possibile i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che sanno valutare al meglio le necessità dei loro pazienti. In caso contrario - dice Fazio - c'è il rischio di una sottovaccinazione dovuta al fatto che al fatto molte persone non sanno valutare il pericolo e non vanno a vaccinarsi. Le prime dosi di vaccino sono arrivate intanto in Valle d'Aosta, Liguria ed Emilia Romagna. Sulle modalità e l'organizzazione delle vaccinazioni saranno le stesse Regioni a decidere e un primo passo in questa direzione è atteso dal tavolo tecnico di Roma.
Nel frattempo con il freddo stanno arrivando anche i virus sosia dell'influenza stagionale. Quest'anno attireranno l'attenzione più che in passato: alcuni sintomi sono infatti identici a quelli dell'influenza e potrebbero generare timori spesso ingiustificati. 12.000 dosi sono pure arrivate in Liguria e oltre 32.000 in Emilia Romagna, dove il via alle vaccinazioni è previsto per giovedì 15 ottobre.
- L'ORGANIZZAZIONE: le questioni organizzative, come le categorie che hanno la priorità nella vaccinazione, saranno discusse a Roma, nel tavolo tecnico con le Regioni. Si dovrà discutere, per esempio, se pianificare le vaccinazioni nelle Asl o presso i medici di famiglia. ''Saranno le Regioni a stabilire le regole organizzative per le vaccinazioni'', ha detto il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Giovanni Rezza. E tra le categorie da vaccinare Fazio, dal congresso della Società italiana di psichiatria, ha indicato i malati psichiatrici: ''non in quanto tali - ha precisato - ma poichè tali soggetti possono essere portatori di malattie croniche''.
- PAZIENTI MIGLIORANO: a Monza è stato dimesso il 24enne di Parma ricoverato il 25 agosto, il primo caso grave in Italia. Sempre a Monza potrà lasciare l'ospedale San Gerardo a giorni il neonato di cinque mesi ricoverato per complicazioni respiratorie causate dall'influenza A. In lieve miglioramento i due pazienti ricoverati negli ospedali fiorentini di Careggi e San Giovanni di Dio.
- NUOVI CASI: nel Policlinico Gemelli di Roma è stato ricoverato in terapia intensiva oggi un bambino di 7 anni proveniente da Formia (Latina). In Toscana, intanto, un volo Lufthansa proveniente da Monaco di Baviera e a bordo del quale si trovava un caso sospetto. Dopo l'atterraggio a Firenze, l'aereo è stato fatto ripartire verso l'aeroporto di Pisa, dove c'è un presidio sanitario marittimo, aereo e di frontiera. Il passeggero è stato ricoverato all'ospedale Cisanello di Pisa.
- VIRUS SOSIA: sono i virus simili a quello dell'influenza stagionale, ma bisogna considerare che ''non tutte le febbri con dolori muscolari sono legate al virus A/H1N1'', osserva Rezza. Attualmente ''il virus dell'influenza stagionale sta circolando pochissimo e l'unico virus influenzale presente è l'H1N1. Stanno diventando invece sempre più numerosi i virus parainfluenzali''. In caso di febbre, dolori muscolari il consiglio è ''stare a casa e chiamare il medico. E' una misura precauzionale necessaria nel caso in cui i sintomi dovessero aggravarsi''.
 

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa