Per il ''medico nuovo'', quello che deve affrontare ogni giorno le scelte dettate dalla professione in mezzo a questioni scientifiche, organizzative, economiche, etiche, persino antropologiche, non serve un decalogo. Ne basta la metà: cinque punti fermi che insieme rappresentino la bussola per orientarsi.
A metterli a punto, nel corso del convegno di Padova ''Pensare per la professione'' organizzato dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sono stati medici, bioeticisti, sociologi, filosofi, docenti hanno cercato che, insieme, hanno cercato di delineare la fisionomia del ''Medico nuovo''. Dopo tre giorni, ecco, nero su bianco, ecco i cinque principi fondamentali che sono emersi dal dibattito. Società, salute e sanità ''evolvono in scenari e contesti complessi e adattativi in modo sincrono e correlato'', per questo - è il primo punto - ''il modello di erogazione delle cure si presenta sempre più integrato e articolato''. Al rapporto tra medicina e sanità e dedicato il secondo punto: ''La medicina non può e non deve operare come controparte della sanità, avendo entrambe scopi interdipendenti, interconnessi e circolari''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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