La decisione in medicina tra accanimento ed abbandono. E' il titolo del convegno organizzato al Museo di Mineralogia dal Cirb, il Centro Interuniversitario per la Ricerca Bioetica, che vede impegnati centinaia di medici, per far luce su una tematica delicata oggetto di delicati dibattiti.
''Quest'evento rappresenta la naturale conclusione di un percorso che ha analizzato, in 6 diversi seminari interdisciplinari, le diverse sfaccettature dell'accanimento terapeutico e delle sue complesse problematiche'', ha detto il professor Enrico Di Salvo, direttore del Cirb, che, assieme al direttore generale della Seconda Università di Napoli, Alfredo Siani, hanno tenuto una relazione sull'accanimento diagnostico. ''L'argomento fu trattato egregiamente già nel corso di uno degli incontri dal nostro compianto maestro Mario Coltorti'', ha sottolineato Di Salvo ricordando il professore marchigiano che scoprì le transaminasi nel 1955, e che ha speso la sua carriera all'Università Federico II di Napoli.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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