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Nuova influenza, verso il picco. Si anticipa la vaccinazione

Medicina Generale Redazione DottNet | 27/10/2009 19:03

L'influenza A/H1N1 comincia la corsa verso il picco e lo fa con ''un andamento capriccioso'' che ricorda una delle pandemie del passato, l'Asiatica del 1957, con una diffusione a macchie di leopardo e il maggior numero di colpiti tra i bambini e i giovani con meno di 20 anni. ''La pandemia va progredendo e i tempi di sviluppo si sono andati intensificando nelle ultime due settimane'', ha detto il viceministro della Salute Ferruccio Fazio. Il picco è atteso in dicembre e per questo il ministero ha deciso di anticipare la vaccinazione di categorie a rischio (persone con gravi malattie croniche), donne dopo il terzo mese di gravidanza e bambini: saranno vaccinati adesso, insieme col personale addetto ai servizi essenziali.
 

- COME L'ASIATICA: nelle scuole sta succedendo qualcosa di simile a quanto è accaduto nell'inverno 1957, con l'Asiatica, ha detto il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), Giovanni Rezza. ''Al momento - ha aggiunto - si registrano classi con molti casi e classi piene di alunni e nella grande maggioranza i casi sono di entità lieve''. Sono ''grappoli di casi'' che stanno seguendo l'andamento ''capriccioso'' dell'Asiatica, ''con numerosi casi nei bambini più piccoli delle scuole medie ed elementari e meno casi nei licei''.
- VERSO IL PICCO: la curva dei casi di influenza A ''comincia a tendere verso il picco, ha detto l'assessore alla Sanità della Lombardia, Luciano Bresciani.

''Proprio ieri - ha aggiunto - ha avuto inizio una curva che tende al picco pandemico e l'aumento dei casi nei giovani sotto i 14 anni''. I ragazzi di questa fascia d'età che si rivolgono al pronto soccorso, ha aggiunto, ''sono aumentati tre volte rispetto allo stesso periodo del 2008''. L'arrivo del picco dell'influenza A in dicembre segna un ''anticipo rispetto a quello dell'influenza stagionale, che generalmente avviene tra gennaio e febbraio'', ha osservato Rezza.

- VACCINO PRIMA POSSIBILE: arrivare presto alla vaccinazione è la parola d'ordine, tanto che il ministero del Welfare ha deciso vaccinare contemporaneamente personale dei servizi essenziali, categorie a rischio e donne in gravidanza. Per Rezza ''la parola d'ordine è vaccinare presto perchè a febbraio potrebbe essere troppo tardi''. E' importante vaccinare presto per non perdere gli effetti benefici della vaccinazione prima che la pandemia raggiunga il picco. ''Vaccinare tempestivamente, ha aggiunto, ''può sicuramente modificare l'esito della pandemia''.
- IN ITALIA UNA SOLA DOSE VACCINO: ''In Italia adottiamo una sola dose di vaccino per le persone di età compresa fra 10 e 60 anni'', ha detto Fazio riferendosi alla recente nota dell'Agenzia europea per il controllo sui farmaci (Emea), secondo la quale è possibile somministrare agli adulti una sola dose del vaccino con l'adiuvante che ne potenzia l'efficacia
 

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