Sono 18 i morti in Italia per l'influenza A - di cui tre bambini - e 30 gli ospedalizzati; 317 invece le vittime in Europa su 500 milioni di abitanti. Ma la nuova influenza resta ''lieve'' e l'appello ai cittadini è quello di non intasare ospedali e pronto soccorso, bensì contattare i medici di base. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio fa il primo punto sulla situazione dopo giorni di preoccupazione, testimoniati dai pronto soccorso affollati, e sottolinea che entro dicembre partirà anche la vaccinazione per i bambini più piccoli ma non a rischio. Rinnovato anche l'invito a vaccinarsi per le donne incinte dopo il terzo mese. Nella conferenza stampa, alla quale ha anche partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, Fazio ha inoltre tenuto a precisare che ''non esiste un caso Campania'': nella regione, infatti, si sono registrati più casi e vittime (sette morti), ma l'indice di mortalità è dello 0,01 per mille, molto più basso di quello in Europa.
- 18 VITTIME IN ITALIA, MA LETALITA' DIMEZZATA RISPETTO EUROPA: Ad oggi le vittime in Italia per influenza A sono 18, il che, ha affermato Fazio, rende la letalità italiana la metà rispetto alla letalità media registrata in Europa. ''Siamo nella fase di pandemia influenzale - ha sottolineato - ma questa influenza in Italia sta provocando vittime in modo limitato. Ricordo che l'influenza stagionale in Italia ha fatto lo scorso anno 8.000 vittime''. In totale, in Europa si hanno 317 vittime su 500 milioni di abitanti, per un'incidenza pari a 0,062 per 100.000 abitanti. In Italia, con 18 morti su 60 milioni di abitanti, l'incidenza è pari allo 0,027 per 100.000..
- APPELLO FAZIO A ITALIANI, NON ANDATE IN OSPEDALE: Un appello ai cittadini italiani affinchè non vadano in ospedale o nei pronto soccorso al presentarsi dei sintomi influenzali è stato lanciato da Fazio. I cittadini, ha detto, contattino invece il medico di base, ciò per evitare un ''intasamento'' del sistema.
- PICCO A CAVALLO NUOVO ANNO: ''Noi prevediamo il picco verso i primi dell'anno nuovo e quindi in parte il vaccino potrebbe arrivare prima'', ha affermato Fazio. ''Vaccineremo lo stesso - ha aggiunto - perchè con l'anno nuovo e' possibile che ci sia nuova ondata, con l'autunno prossimo''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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