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Esofago nuovo con tecnica soft: intervento al S. Gerardo Monza il paziente e' un 70enne malato di tumore

Gastroenterologia | 04/11/2009 13:24

Quattro piccoli fori sul torace, quattro sull'addome e una mini-incisione sul collo. Sono gli unici segni che ricorderanno a un paziente 70enne malato di tumore all'esofago la lunga e complicata operazione alla quale è stato sottoposto nell'ospedale San Gerardo di Monza. I chirurghi dell'ospedale lombardo gli hanno prima asportato l'esofago e poi glielo hanno ricostruito da zero, usando pezzetti di stomaco 'rimodellati' a forma di tubo. E sono riusciti nell'impresa senza aprirgli il torace e l'addome, ma ricorrendo alla tecnica endoscopica. Risultato: dopo una settimana il paziente riusciva già ad alimentarsi autonomamente. E dopo dieci giorni è tornato a casa.

"E' la prima volta che eseguiamo questo intervento all'ospedale San Gerardo - spiegano in una nota Vittorio Giardini, direttore della Chirurgia II, e Vittorio Bedini, direttore della Chirurgia Toracica - Il risultato positivo è frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnati diversi specialisti (medico, rianimatore, oncologo e radiologo), oltre alla presenza al San Gerardo di apparecchiature moderne".

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Il 'paziente zero' si era rivolto all'Ospedale Brianzolo per un secondo consulto. Dopo una prima favorevole valutazione da parte dell'oncologo medico e un breve ciclo di chemioterapia per ridurre le dimensioni del tumore, l'uomo che aveva alle spalle diverse operazioni di questo tipo, è stato affidato all'equipe di Giardini e Bedini per l'intervento risolutivo, durato sei ore. La tecnica chirurgica eseguita al San Gerardo è stata messa a punto negli Stati Uniti e in Giappone dove si registra un'alta incidenza di tumore all'esofago, patologia che in Italia è molto rara. L'incidenza è di 5 persone ogni centomila, con un impatto soprattutto sulla popolazione over 60.

 

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