Il presidente dell'Aaroi, l'associazione anestesisti, Vincenzo Carpino spiega i motivi per cui non hanno firmato il contratto di luglio
''Dopo un turno di notte in ospedale potrebbero essere sufficienti 30 minuti di riposo. In sostanza: dopo una notte di lavoro, beviti un caffè e torna in sala operatoria''. E' quanto si legge nel manifesto che l'Associazione anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi) affiggerà in tutti gli ospedali per spiegare ai cittadini i motivi per cui l'organizzazione non ha siglato, lo scorso luglio, il contratto di categoria, ovvero il mancato riconoscimento del turno di riposo dopo il lavoro notturno. ''Chiediamo un turno di riposo di almeno 11 ore. E' la nostra frontiera. Non vogliamo recedere - afferma il presidente Aaroi Vincenzo Carpino - perchè siamo convinti che la nostra presa di posizione è a tutto vantaggio del cittadino, oltre che del medico, già costretto ad un lavoro massacrante. Ecco perchè abbiamo deciso di informare i cittadini e anche i medici sui motivi per cui Aaroi e la Cgil medici non hanno firmato l'Ipotesi di accordo contrattuale per l'area della dirigenza medica''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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