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Gli specializzandi bocciano le scuole e gli insegnanti

Medicina Generale | 26/11/2009 21:41

Bocciate dai medici specializzandi le scuole di specializzazione e gli insegnanti: il giudizio dato per la soddisfazione delle lezioni è, da 1 a 10, di 4,37, solo il 18% dei medici che insegnano sono ritenuti 'buoni', mentre la valutazione dell'utilità delle lezioni ottiene per poco la sufficienza, con 6,24 come voto medio.

 Ma anche la formazione è insoddisfacente: il 65% degli specializzandi in chirurgia ritiene inadeguata la partecipazione alle attività. Sono i dati emersi da un'indagine condotta da Federspecializzandi, l'associazione che riunisce i medici specializzandi. L'associazione ha elaborato un questionario da sottoporre a 600 medici in formazione iscritti alle scuole di specializzazione presso alcuni Atenei italiani. Tra gli obiettivi dell'indagine vi erano: verificare se l'organizzazione delle varie scuole, valutare il grado di soddisfazione degli specializzandi e delineare lo stato attuale delle condizioni lavorative e di formazione.

Dai dati raccolti è emerso che, mentre ci sarebbe un segnale positivo di cambiamento verso una partecipazione degli Specializzandi nelle decisioni riguardanti le Scuole, insoddisfacenti sarebbero la formazione e le lezioni. Ad esempio, negli Atenei italiani esiste la possibilità di fare esperienze formative all'estero o in strutture esterne, ma solo il 40% dei medici ha facoltà di scelta. Inoltre l'offerta didattica, che spesso non offre scelta nell'offerta formativa, è ritenuta per la maggior parte insoddisfacente.
Infine, solo nel 9% degli Atenei c'è un sistema di valutazione dei docenti. Per quanto riguarda il loro ruolo, secondo gli specializzandi intervistati, durante il percorso formativo si ritengono, in alcuni casi, investiti di una responsabilità eccessiva, dovendo assumersi responsabilità proprie dei medici strutturati. Mentre è stato giudicato positivo il miglioramento in fatto di tutela dei diritti, adeguamento degli orari di lavoro, usufrutto delle ferie previste, ed il rispetto delle norma riguardanti maternità e malattia. Dai dati ricavati dall'area chirurgica si può dedurre che molti medici in formazione si lamentano di non essere adeguatamente formati durante la scuola di specializzazione. In circa l'80% dei casi, infatti, non ci sarebbe un percorso formativo chiaro durante la specializzazione, e sono nettamente carenti le lezioni teoriche o di tecniche operatorie e le simulazioni con ausilii meccanici o animali. La maggior parte gli intervistati riferisce, infine, di non essere soddisfatta (non molto o per niente = 59%) del proprio percorso formativo e l'insoddisfazione e' maggiore nell'area chirurgica.

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