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Medici di famiglia, sentinelle contro l’epatite B. Fibromax contro il fegato grasso

Medicina Generale | 28/11/2009 11:35

L'epatite B è una delle patologie croniche più diffuse con circa 700 pazienti in Italia, ma la percezione della malattia è scarsa, così come il ricorso a cure appropriate.

 Ne hanno parlato i medici di medicina generale a confronto nel 26/o congresso della società Simg a Firenze. Fondamentale, secondo gli esperti, è il ruolo del medico di famiglia. ''Svolge il ruolo di 'sentinella' - ha spiegato il dottor Alessandro Rossi dell'area infettivologica - per cogliere i sintomi della malattia e porre le domande giuste alle persone potenzialmente a rischio. Spesso infatti l'infezione si scopre per caso o anni dopo le complicazioni. Il virus si trasmette per via sessuale o per contatto con sangue infetto''.

Se non trattata correttamente, l'epatite B cronica diventa cirrosi nel 10-20% dei casi con il 5-10% di pazienti cirrotici con complicanze gravi. Grazie all'introduzione della terapia con l'entecavir, una molecola di nuova generazione, è possibile abbattere la resistenza virale e ridurre i danni del fegato.
''Per valutare la gravità della steatosi epatica non bastano le indagini standard''. Lo ha detto il dottor Ignazio Grattagliano, medico di medicina generale durante la sessione sulla patologia del 'fegato grasso'.
In uno studio chiamato 'Vares' condotto in sei centri (Napoli, Bari, Palermo, Genova, Vercelli e San Benedetto del Tronto) e presentato stamani, 67 pazienti sono stati sottoposti all'esame del sangue detto FibroMax che ha evidenziato il 30% di casi con steatosi severa rispetto a una diagnosi ecografica di steatosi moderata e una fibrosi di grado avanzato non diagnosticata nel 12% dei pazienti. ''Sono tutti casi sfuggiti alle analisi di routine affidate alle ecografie'' ha spiegato Grattagliano. Il 'fegato grasso' è una malattia molto frequente nella popolazione e si manifesta spesso con un lieve rialzo degli enzimi epatici nel sangue. ''E' importante - ha sottolineato Enzo Ubaldi, responsabile nazionale dell'area progettuale gastro-enterologica della Simg - individuare i casi che richiedono ulteriori accertamenti prima che progrediscano verso forme croniche più gravi, quali fibrosi e cirrosi fino al carcinoma epatico, causa di morte nel 3% dei pazienti''.
 

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