Coloro che sembrano più giovani della loro effettiva età hanno alte probabilità di vivere più a lungo degli altri. Lo dice una ricerca danese dell'Università della Danimarca Meridionale, secondo cui l'aspetto giovanile del volto è segno di migliori condizioni di salute e nella maggior parte dei casi lascia prevedere che si vivrà più a lungo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista British Medical Journal, ha preso in esame 1826 gemelli di circa 70 anni. Per ogni coppia è stato registrato chi dei due, dal volto, sembrasse più giovane. Dopo sette anni, i ricercatori li hanno osservati nuovamente e hanno constatato che in media coloro il cui volto era meno segnato dal tempo, vivevano di più. Il professor Kaare Christensen, che ha guidato lo studio, ha fornito una spiegazione scientifica da ritrovarsi nel patrimonio genetico. Sembra che un pezzo di dna chiamato telomero, ossia l'estremità terminale del cromosoma, sia responsabile dell'aspetto giovanile del volto. Più è corto di lunghezza più ci si deve aspettare un invecchiamento precoce. Di poco conto, rispetto alla condanna del patrimonio genetico, sarebbero quindi le condizioni di vita generali e la professione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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