Com’è noto, il Servizio Contributi dell’Enpam, su indicazione del Consiglio di Amministrazione, ha attivato il controllo incrociato dei dati Enpam con quelli dell’Anagrafe Tributaria, per individuare evasori ed elusori dell’obbligo contributivo nei confronti del Fondo della Libera Professione.
Nel corso dell’anno 2007 l’attività di incrocio dei dati con l’Anagrafe Tributaria ha consentito di individuare 5.518 iscritti che hanno omesso di dichiarare correttamente i redditi professionali prodotti e di versare i corrispondenti contributi.
Di questi 3.973 (il 72% del totale) sono medici chirurghi, spesso dipendenti che non hanno denunciato il reddito proveniente dall’attività intra moenia; i restanti 1.545 (il 28% del totale) sono odontoiatri, con evasioni contributive mediamente più consistenti.
In questi casi, sono state inviate agli interessati delle lettere di accertamento, che, in aderenza alla normativa Enpam, sono state trasmesse tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
A seguito di questa attività sono state contestate agli iscritti inadempienze per un totale di 22,5 milioni di euro, di cui circa 15 milioni dovuti a titolo di contributi previdenziali omessi e circa 7,5 milioni a titolo di sanzioni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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