Disagi possibili per i malati mercoledi' 18 nella sanita' privata. Uno sciopero nazionale si svolgera', con modalita' diverse da regione a regione, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
La protesta riguarda 150 mila dipendenti ed il contratto e' scaduto da 32 mesi. La richiesta e' quella di un aumento in busta paga di 103 euro lordi a regime per il biennio 2006-2007. Altri tre giorni di sciopero dovrebbero invece svolgersi nel mese di ottobre nella sanita' pubblica. Annunciata anche una manifestazione nazionale a Roma e lo stop agli straordinari, che potrebbe far saltare oltre 100.000 interventi chirurgici al giorno. Si apre cosi', dopodomani, l'autunno caldo della sanita' italiana. I medici pubblici aspettano risposte sulla la manovra economica varata. I sindacati temono il taglio ai fondi per la sanita' pubblica che le Regioni stimano in circa 6,5 mld, e che sarebbero una indicazioni per un taglio del personale e dei servizi da concordarsi con le Regioni entro il 31 ottobre.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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