Sono ''ancora troppi'', secondo una valutazione dell'Agenzia Nazionale per i servizi regionali, i ricoveri a rischio di impropriatezza, anche se negli ultimi anni sta cambiando l'utilizzo che gli italiani fanno delle corsie degli ospedali. Si accorciano alcune degenze e i day hospital assieme agli ambulatori, sostituiscono le lunghe e spesso inutili e costose permanenze nei reparti.
Cresce, invece, di poco, la presenza dei malati immigrati. Pur essendo il 6% del totale della popolazione, vengono ricoverati con percentuali minori rispetto alla media nazionale. I primi risultati dello studio RE.MO.LE.T. (la Rete di Monitoraggio dei Lea Tempestiva attivata in via sperimentale dall'Agenzia) traccia un quadro, ancora non completo ma significativo, degli italiani negli ospedali. Un rapporto dove l'organizzazione regionale del servizio incide spesso tanto quanto le effettive condizioni di salute della popolazione e che gli amministratori locali, come il governo centrale, giudicano preziosi per la programmazione sanitaria. Dati preziosi anche alla luce anche della ristrutturazione della rete ospedaliera annunciata dal sottosegretario al Welfare con delega alla Salute, Ferruccio Fazio.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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