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Australia, staminali da embrioni umani clonati

Medicina Generale Redazione DottNet | 17/09/2008 10:34

La maggiore clinica di fecondazione assistita in Australia, la Sydney IVF, ha ottenuto l'autorizzazione, per prima al mondo, di estrarre cellule staminali da embrioni umani clonati.

La clinica è la prima ad ottenere la licenza per produrre embrioni umani clonati, grazie alla decisione raggiunta nel dicembre 2006 dal parlamento federale, che con un raro voto di coscienza (non dettato da linee di partito) ha rimosso il bando sulle ricerche che utilizzano la cosiddetta clonazione a fini terapeutici. Estraendo le cellule staminali dagli embrioni clonati, quando sono ancora nello stadio biocistico dei primi giorni, gli scienziati sperano di raccogliere conoscenze senza precedenti su come si sviluppano malattie paralizzanti come la distrofia muscolare e il morbo di Huntington, e su come trattarle. Il progetto, che userà solamente ovuli scartati perchè non utilizzabili nella fecondazione in vitro, mira a produrre cellule staminali specifiche per determinate malattie, su cui sperimentare nuovi farmaci.

La procedura comporta l'impianto del Dna di una cellula del paziente in un ovulo vuoto per produrre un embrione clonato di pochi giorni di età, o blastocisti, da cui prelevare le cellule staminali. Il Consiglio nazionale per la salute e la ricerca medica (Nhmrc), che ha emesso la licenza, terrà sotto stretto monitoraggio il lavoro di ricerca della Sydney IVF, per assicurare che siano rispettate tutte le salvaguardie.. Il direttore per la ricerca e lo sviluppo della clinica, Tomas Stojanov, ha assicurato che la compagnia può contare su una combinazione unica di competenze, tecnologia e ovuli umani, 7200 in tutto, per essere la prima al mondo in questo campo di ricerca.

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