Renato Brunetta, vuole rendere pubblici anche i curriculum e gli score professionali dei chirurghi.
Lo ha annunciato lo stesso ministro intervenendo a Radio Radicale e scatenando subito la reazione del mondo medico. Il ministro si e' chiesto, infatti, perchè uno deve leggersi tutto sullo yogurt o sul succo di frutta e poi non sapere nulla su chi ti opera. ''Se è bravo o no, se è un macellaio, quanti ne ha ammazzati''. Secondo Brunetta, questa ''pubblicizzazione'' non dovrà limitarsi al campo sanitario, ma riguardare anche altre professioni come, per esempio, i maestri. Immediata la risposta del segretario nazionale dei medici fra i quali Umberto Veronesi. ''Sono d'accordo con Brunetta sul fatto che il cittadino vada informato meglio, ma le informazioni da rendere trasparenti non dovrebbero essere limitate ai curricula e ai punteggi e alle pubblicazioni scientifiche'' ha detto il medico ora anche sentore Pd. ''Non contano solo i singoli medici, ma contano anche le istituzioni nelle quali essi lavorano. Un chirurgo - ha aggiunto - può essere bravissimo, ma se opera in una struttura poco organizzata oppure organizzata alla vecchia maniera, senza alcuna attenzione alla centralità della persona il rischio per il paziente di non avere un buon trattamento rimane''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti