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Streptococcus agalactiae agenti eziologici di infezioni osteoarticolari e della pelle: caratterizzazione genetica e molecolare

Ortopedia | 11/03/2010 16:25

Le infezioni della pelle e osteoarticolari (Sci e OAI) rappresentano per l’uomo, quasi un terzo delle infezioni da Streptococcus agalactiae. A tal proposito uno studio effettuato dall’ “Institut Fédératif de Recherche” in collaborazione con l’Université François Rabelais de Tours, il “Service de Bactériologie et Hygiène Hospitalière et Centre de Référence des Infections Ostéo-articulaires du Grand-Ouest (CRIOGO) e il “Centre Hospitalier Universitaire Trousseau” in Francia” ha avuto lo scopo di valutare la diversità genetica e la filogenesi di cinquantotto ceppi di S. Agalactiae responsabili delle infezioni della pelle e osteoarticolari e di sessantuno ceppi di S. agalactiae che sono causa di colonizzazione umana adulta (HCol), attraverso una “serotyping and multilocus sequence typing (MLST)”. Durante questo studio è stato anche valutato il contenuto del DNA profago nel genoma di questi ceppi attraverso un metodo basato sulla PCR.

I risultati hanno evidenziato che il 63% delle infezioni della pelle e il 53% di infezioni osteoarticolari si verificano nelle persone con un’età di 55 anni e oltre. Nel complesso, il 71% dei ceppi responsabili delle infezioni della pelle erano di sierotipo Ia o V, e il 91% dei ceppi responsabili delle infezioni osteo-articolari sono stati dei sierotipi Ia, III o V.
Ceppi di complessi clonali (CC) 1 e 23 (CC1 e CC23) sono stati associati con il 79% di casi di infezioni della pelle e il 62% di casi di infezioni osteoarticolari. Effettuando un'analisi gerarchica sulla base dei dati del DNA Profago-PCR sono stati ottenuti sette gruppi di ceppi -A, B, C, D, E, F e G. E’ stato trovato che l’85% dei ceppi CC1 era raggruppato nel gruppo del DNA profago D, il gruppo con il più alto contenuto di DNA profago.

I ceppi CC23 hanno mostrato la più grande diversità nel contenuto del frammento del DNA del profago, ma il 47% dei ceppi CC23 erano raggruppati nel gruppo B, che inoltre ha avuto il più alto contenuto medio di DNA profago per ceppo.
Molti (65%) dei ceppi responsabili delle infezioni osteoarticolari avevano il DNA profago del gruppo D, mentre 83% ceppi responsabili delle infezioni della pelle avevano il DNA profago dei gruppi B e D.
Questi dati hanno suggerito quindi che i ceppi di Streptococcus agalactiae da CC1 a CC23 potrebbero essere soggetti a particolari meccanismi di trasduzione nella ricombinazione del gene, che li rendono particolarmente abili all’invasione della pelle, delle ossa o delle articolazioni negli adulti.
 

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