I genitori perfettamente sani e due bambini, un maschio e una femmina, colpiti da due rarissime malattie genetiche: è il rompicapo che un gruppo di genetisti americani hanno deciso di risolvere ricostruendo, per la prima volta al mondo, la mappa del Dna di un'intera famiglia. Il risultato, pubblicato su Science, arriva a quasi dieci anni dalla prima mappa completa del genoma umano e promette di accelerare la ricerca sulle malattie genetiche. La prima ''mappa familiare'' del Dna,nata dalla collaborazione fra l'Istituto di Biologia sistemica (Isb) di Seattle clon e università dello Utah e di Washington, ha permesso di individuare il ritmo con cui le mutazioni genetiche avvenute casualmente nei genitori si trasmettono ai figli. Sono stati anche identificati i cromosomi dei genitori nei quali avvengono gli scambi di informazione che portano a creare le nuove combinazioni di tratti genetici nei figli.
- CASO EMBLEMATICO: è noto che la maggior parte delle mutazioni trasmesse dai genitori non ha conseguenze nei figli. La famiglia considerata nello studio è emblematica: sebbene i genitori non abbiano anomalie genetiche, ognuno di essi ha geni recessivi che hanno fatto sì che entrambi i figli siano nati con due malattie genetiche molto rare: la sindrome di Miller e la Discinesia ciliare primaria (Pcd). La prima provoca malformazioni craniofacciali, colpisce 1 persona su un milione ed è stata diagnosticata solo in due famiglie nel mondo. La Pcd, nella quale le ciglia che dovrebbero rimuovere il muco dalle vie respiratorie non funzionano, colpisce una persone su 10.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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