E' stata scongiurata per ora l'ipotesi che le sorti della sanità laziale siano affidate ad un tecnico di alto profilo.
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, resta così commissario per l'attuazione del piano di rientro per far quadrare i conti della sanità della regione. La decisione è arrivata al termine di un incontro con il Governo che si è svolto a Palazzo Chigi, nel corso del quale Marrazzo ha illustrato gli sforzi fatti finora per risanare il deficit della sanità laziale. Resta tuttavia ancora in campo l'ipotesi di un possibile commissariamento. Tra i nomi di tecnici che si potrebbero occupare dei conti della sanità del Lazio quelli che circolano con maggiore insistenza sono quelli di Andrea Monorchio, ex ragioniere generale dello stato e di Enrico Bondi, già commissario straordinario della Parmalat, in pole position.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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