Stiramenti, infiammazioni e periostite sono solo alcune delle patologie che possono colpire l'atleta poco attento nel controllare l'eta delle proprie scarpe sportive. "I primi segnali sono molto chiari: dolori muscolari e problemi alla schiena, che se trascurati possono portare a infiammazioni acute a carico di tendini e tibia". A lanciare l'allarme sulla pericolosità dell'usura delle calzature sportive è Fulvio Massini, training consultant. "E' importante controllare il livello di consumo delle proprie scarpe sportive, se si osserva un logoramento interno ed esterno della suola è ora di cambiarle. Altrimenti - prosegue l'esperto - si può incorrere in seri problemi muscolari o peggio in microfratture ai piedi". "In media un corridore professionista - spiega Massini - può arrivare a 'distruggere' durante la sua stagione anche 12 paia di scarpe l'anno. E così l'amatore appassionato di maratone ne può cambiare anche un paio ogni 4 mesi".
La spiegazione è nella breve durata della performance della 'snaker' che in base ai parametri dell'atleta - come altezza, peso, fondo su cui si corre e frequenza degli allenamenti - può avere una "vita al top" di 500-800 chilometri. "Mai andare oltre questa distanza - sottolinea Massini - perché altrimenti dietro l'angolo possono esserci affaticamenti alle articolazioni, preludio di problemi più seri, soprattutto per i giovanissimi che si avvicinano allo sport". "Per loro - conclude l'allenatore - il danno potrebbe essere ben più serio e colpire la fase di calcificazione delle tessuto osseo. Nella fascia d'età in cui si avvicinano alle discipline sportive, intorno ai 7-8 anni, è ancora in una fase di sviluppo e consolidamento".
Fonte: AdnKronos
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