Mi sono laureato nel 1975 e sono quindi passato attraverso innumerevoli cambiamenti sia della professione sia del Servizio Sanitario Nazionale (che nel 1975 non esisteva ancora). Nella pratica quotidiana la differenza principale tra i miei primi anni di lavoro ed oggi è che agli inizi passavo il 90% del tempo a fianco del lettino di visita e il 10% alla scrivania, ora è il contrario.
Quali sono le cause e quali le conseguenze?
Cause:
- Consumismo di accertamenti e di farmaci .
Responsabili sia il Paziente che il Medico. Quante volte ci capita di dover prescrivere l'ultimo accertamento "alla moda" perchè richiesto dal Paziente che lo ha sentito in TV o letto su qualche rivista! E' vero che il Medico dovrebbe opporsi a richieste incongrue, ma anche la nostra forza di resistenza ha un limite: dopo aver dato spiegazioni ad uno, due, cinque, nove pazienti che al Lunedì richiedono tutti la stessa cosa, perchè sentita in TV, al decimo gli argini cederanno e si prescriverà qualsiasi cosa per il quieto vivere. Inoltre, si ha un effetto moltiplicativo perchè da una visita specialistica o da un accertamento, spesso, ne vengono generati altri e altri ancora con conseguenze perverse. Utilità per il Paziente modesta o nulla, lavoro per il Medico e le sue stampanti enormi.
- Burocrazia e follie varie
Esempio: un Paziente ha bisogno di una seggiola a rotelle perchè impossibilitato a deambulare. Sono Medico e riesco a valutare questa necessità. Ma non posso prescrivere direttamente e semplicemente il presidio in questione, bensì devo fare una richiesta di visita geriatrica a domicilio (il geriatra dall'alto della Sua esperienza valuterà la necessità). Il Paziente inoltra la richiesta all'ASL, ma questa risponde di far fare al Suo Medico richiesta di visita Neurologica a domicilio perchè i Geriatri non sono al momento disponibili: quindi nuova richiesta e doppio lavoro per il Medico e per il Paziente (che non potendosi muovere ha dovuto chiedere un favore a un parente o a un amico per espletare la pratica).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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