L’obesità è stata associata a un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare. Allo stesso modo, è stato riportato un incremento del rischio legato al diabete mellito, ma in entrambi casi non sono ancora stati stabiliti se tale patologia sia un fattore di rischio indipendente.
Uno studio, effettuato dai ricercatori del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, in Italia, ha valutato l’associazione tra obesità e diabete mellito e rischio di carcinoma epatocellulare in uno studio caso-controllo a livello ospedaliero.
Tra il 1999 e il 2003 sono stati arruolati 185 casi di carcinoma epatocellulare e 404 controlli ai quali sono stati prelevati campioni di sangue ed analizzati per la ricerca di HBV e HCV.
Dopo aver preso in considerazione i fattori di rischio noti, sono risultati associati a rischio di epatocarcinoma l’indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 kg/m(2). Quest’associazione si è mantenuta per l’obesità anche tra i soggetti senza infezione da virus HBV e da virus HCV.
In generale, il 23% dei casi di tumore maligno del fegato sembra essere attribuibile a obesità e diabete mellito e questa percentuale sale al 37% nel caso di soggetti senza infezione da HBV e/o da HCV.
Lo studio ha fornito un’ulteriore prova del fatto che l’obesità e il diabete mellito aumentano il rischio di carcinoma epatocellulare e suggerisce che queste due condizioni potrebbero spiegare la rilevante proporzione di casi di questo tumore in persone negative per i marcatori d’infezione da HBV e HCV.
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