Un gruppo di ricercatori internazionali, guidati da un italiano, ha identificato alcuni geni responsabili di una forma ereditaria di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo studio è pubblicato sulla rivista Annals of Neurology, e ha come primo autore Nicola Ticozzi, giovane scienziato dell'Istituto Auxologico Italiano Università degli Studi di Milano e Centro Dino Ferrari. La scoperta e' frutto dello stretto rapporto tra l'equipe del neuroscienziato Vincenzo Silani, del Centro Ferrari, con John Landers e Robert H. Brown jr dell'Università del Massachusetts, co-autori dello studio accanto all'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. I ricercatori hanno studiato più di 250 famiglie italiane e nordamericane, e hanno scoperto come il 3% di tutti i pazienti con Sla familiare siano portatori di mutazioni nei geni Pon1-3, che producono proteine chiamate 'paraoxonasi'.
Queste mutazioni, spiegano gli esperti, ''sono presenti anche in alcuni soggetti con Sla sporadica, e rappresentano quindi un fattore di rischio anche per questa forma di malattia''. Le paraoxonasi sono in grado di eliminare dall'organismo gli organofosfati, molecole tossiche presenti in pesticidi ed insetticidi, ma anche in solventi e materie plastiche presenti in ambiente domestico. Inoltre, prevengono l'ossidazione dei lipidi e del colesterolo, proteggendo le membrane delle cellule dall'invecchiamento. Entrambi questi fattori sono in grado di danneggiare i motoneuroni, cioè quei neuroni responsabili del movimento dei muscoli, gli stessi che non funzionano più a causa della Sla.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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