Oltre un italiano su due (51%) ritiene che il nostro Governo faccia troppo poco per migliorare la salute nei paesi in via di sviluppo, condizione che l'83% considera necessaria per ridurre la povertà. E l'Italia si conferma infatti fanalino di coda tra i cinque maggiori Paesi europei per i fondi erogati.
Il parere degli italiani è emerso da un sondaggio condotto dalla rete Azione per la salute globale in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna, in vista del vertice Onu sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio (Mdg, Millennium Development Goals) che, da lunedì prossimo a New York, discuterà le azioni da intraprendere per raggiungere tali obiettivi entro il 2015, traguardo ancora lontanissimo. Nel 2007 l'Italia ha riservato alla cooperazione allo sviluppo solo lo 0,19% del Pil, contro lo 0,41% della Spagna, lo 0,39% della Francia, lo 0,36% della Gran Bretagna e lo 0,37% della Germania. Realizzato da TNS opinion su un campione di 5.000 persone, il sondaggio rivela che nei Paesi presi in esame quasi il 40% degli intervistati ritiene insufficienti gli investimenti del proprio governo, percentuale che sale al 53% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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