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Caccia ai geni del mal di schiena, Milano in maxi-studio UE

Ortopedia Adelaide Terracciano | 24/05/2010 12:04

Caccia ai geni del mal di schiena, 'tallone d'Achille' per 15 milioni di italiani e prima causa di assenteismo dal lavoro. Un problema che può essere ereditario. Per identificare i 'mattoni' di Dna legati alla degenerazione del disco, considerata la principale responsabile della lombalgia cronica, la Commissione europea promuove e finanzia il progetto 'Genodisc'. Un maxi-studio al quale partecipa anche l'Italia con l'Irccs ortopedico Galeazzi di Milano, insieme ad altri 9 centri di ricerca europei, coordinati dall'università di Oxford nel Regno Unito.
 

L'obiettivo di Genodisc è far luce su tutte le possibili cause -genetiche, ambientali, fisiche e meccaniche - che possono produrre la degenerazione del disco intervertebrale, provocando mal di schiena o altre malattie. Problemi ben noti all'Istituto Galeazzi che ogni anno, ricorda una nota, assiste circa 10 mila pazienti con problemi alla schiena. Per circa 1.500 è necessario l'intervento chirurgico, mentre nella maggior parte dei casi si può optare per la riabilitazione. Con il più alto numero di interventi alla colonna vertebrale, come centro di riferimento nazionale per questi disturbi l'Irccs milanese è entrato nella rosa degli istituti coinvolti in Genodisc.


Lo studio prevede il reclutamento di pazienti con problemi alla schiena e la raccolta del loro Dna, attraverso un prelievo di sangue. Tra le cause della degenerazione discale, infatti, gli esperti ritengono ormai certa una componente genetica. Ma al momento non è stata ancora definita di preciso. "Il progetto, partito due anni fa, ha già portato al reclutamento di 150 pazienti volontari affetti da degenerazione discale di varia eziologia", conclude Marco Brayda-Bruno, responsabile dell'Unità operativa di chirurgia vertebrale III del Galeazzi.
Fonte: Adnkronos
 

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